Uno scienziato di origine svedese, Svante Pääbo, ha vinto il Premio Nobel 2022 per la medicina grazie alla sua scoperta sugli ominidi estinti.
Svante Pääbo ha vinto il Premio Nobel 2022 per la medicina, grazie alla sua scoperta sui genomi degli ominidi estinti. Lo scienziato, di origine svedese, ha scoperto quali sono le differenze genetiche che distinguono gli umani viventi dagli ominidi estinti. Si tratta del primo premio conferimento nella settimana dei Nobel.
La nota di accompagnamento dell’assegnazione
Nella nota sull’assegnazione del Premio Nobel per la medicina si legge: “Attraverso la sua ricerca pionieristica, Svante Pääbo ha realizzato qualcosa di apparentemente impossibile.” E prosegue “Sequenziare il genoma del Neanderthal. Un parente estinto degli esseri umani di oggi. E ha anche fatto la sensazionale scoperta di un ominide precedentemente sconosciuto Denisova.”
La premiazione
A stabilire il nome del vincitore sono stati i comitati dell’Accademia reale svedese delle scienze e i membri dell’Assemblea del del Karolinska Institutet di Stoccolma. Thomas Perlmann, professore di biologia molecolare dello sviluppo al Karolinska Institute, nella nomination ha annunciato il conferimento del Premio Nobel 2022 per la medicina a Svante Pääbo.
Perlmann ha prima fatto una piccola introduzione in svedese, successivamente ha parlato della carriera di Svante Pääbo facendo un discorso in lingua inglese. Tra le altre cose, l’Assemblea del Nobel ha parlato delle scoperte di Svante Pääbo sugli incroci tra l’Homo sapiens ei nostri parenti estinti, dopo la migrazione dall’Africa circa 70.000 anni fa. “È importante sottolineare che Pääbo ha anche scoperto che il trasferimento genico era avvenuto da questi ominidi ora estinti all’Homo sapiens in seguito alla migrazione dall’Africa circa 70.000 anni fa”, ha asserito l’Assemblea.
Le candidature per il premio Nobel nella comunità scientifica, quest’anno sono state oltre 800. A stabilire il vincitore di quest’anno del Premio Nobel per la medicina sono stati i 50 membri che siedono nell’Assemblea al Karolinska Institutet.